In quesrto articolo il Dott. Leonardo Giuliani di Giuliani Ortopedia ci guida attraverso le differenze fondamentali tra Neuroma di Morton e Metatalsargia, evidenziando l'importanza di strumenti diagnostici specifici.
Il dolore nella parte anteriore del piede è un disturbo piuttosto comune e può compromettere in maniera significativa la qualità della vita di chi ne soffre. Spesso questo sintomo viene attribuito in modo generico alla metatarsalgia, termine che indica una sofferenza dolorosa localizzata sotto le teste metatarsali. Tuttavia, in molti casi la causa del dolore non è questa, ma il neuroma di Morton, una condizione benigna ma fastidiosa, che necessita di una diagnosi precisa per poter essere trattata in modo efficace. Comprendere le differenze tra queste due patologie è fondamentale per non confondere i sintomi e scegliere la terapia più appropriata.
Neuroma di Morton: cos’è e come si manifesta
Il neuroma di Morton è un’infiammazione del nervo interdigitale, cioè il nervo che decorre tra le ossa metatarsali del piede. Si sviluppa come una piccola formazione benigna che, con il tempo, può provocare dolore intenso, bruciore, intorpidimento o la sensazione di avere un sassolino incastrato sotto il piede. Spesso i sintomi peggiorano con scarpe strette o con il prolungarsi della camminata. Il disturbo può essere intermittente nelle fasi iniziali, ma tende a diventare sempre più persistente se non trattato.
Metatarsalgia: cosa cambia rispetto al neuroma
La metatarsalgia non è un singolo problema, ma piuttosto una sindrome dolorosa legata a un sovraccarico dell’avampiede. A differenza del neuroma, non coinvolge direttamente un nervo, ma un’infiammazione e un’irritazione delle strutture sottostanti il metatarso. La distinzione è fondamentale, perché la terapia cambia radicalmente.
Grazie alla termografia, un esame effettuabile da noi di Giuliani Ortopedia, è possibile distinguere facilmente le due condizioni:
- Metatarsalgia → appare come una macchia rossa calda sotto il metatarso, indice di infiammazione attiva.
- Neuroma di Morton → la zona infiammata risulta invece fredda, a causa del diverso meccanismo fisiopatologico.
Questa differenza diagnostica consente di evitare errori terapeutici che potrebbero peggiorare i sintomi o prolungare i tempi di recupero.
Diagnosi: perché la termografia è utile
La diagnosi accurata è la base di ogni trattamento. La termografia rappresenta uno strumento di screening iniziale molto valido, in grado di offrire un’immagine immediata dello stato infiammatorio del piede. È un esame non invasivo e rapido, che consente di orientarsi subito sulla natura del problema. Successivamente, per confermare la diagnosi, è consigliabile integrare con ecografia o risonanza magnetica, che permettono di visualizzare nel dettaglio le strutture coinvolte. Riconoscere con precisione se si tratta di metatarsalgia o neuroma di Morton è fondamentale per impostare la terapia giusta e personalizzata.
Quando ricorrere ai plantari
Una volta individuato il neuroma di Morton, la terapia conservativa più comune consiste nell’utilizzo di plantari su misura. Questi dispositivi ortopedici non sono generici, ma vengono realizzati sulla base della conformazione del piede e della posizione del neuroma. I plantari hanno diversi benefici:
- riducono la pressione sul nervo interessato,
- isolano e proteggono il punto dolente,
- distribuiscono meglio i carichi sull’avampiede,
- prevengono ulteriori episodi infiammatori.
Molti pazienti riferiscono un netto miglioramento già dopo poche settimane di utilizzo, soprattutto se abbinato a un cambio delle calzature e a un ridotto utilizzo di scarpe scomode o troppo rigide.
Cause principali e fattori di rischio
Il neuroma di Morton è spesso il risultato di microtraumi ripetuti, che si accumulano progressivamente nel tempo. Le cause più frequenti sono:
- calzature troppo strette, con punta affusolata o tacchi alti,
- uso prolungato di ciabatte o infradito che non garantiscono un buon sostegno,
- camminate su terreni irregolari o duri, come scogli o pietre,
- attività sportive che sollecitano l’avampiede, come corsa, tennis o danza,
- predisposizione anatomica, come piedi piatti o cavi, che modificano la distribuzione dei carichi.
La prevenzione passa quindi anche dalla scelta di calzature adeguate, in grado di offrire comfort e stabilità, oltre che dal controllo periodico in caso di sintomi persistenti.
Il dolore sotto il piede non deve essere trascurato, soprattutto quando limita la deambulazione o peggiora con il tempo. Distinguere tra neuroma di Morton e metatarsalgia è il primo passo per avviare un percorso terapeutico corretto. La termografia, affiancata da altri esami, rappresenta uno strumento prezioso per differenziare le due condizioni in maniera semplice e veloce.
Quando necessario, i plantari personalizzati rappresentano una soluzione efficace e poco invasiva, capace di ridurre la pressione sul nervo e migliorare in modo significativo la qualità della vita. Affidarsi a Giuliani Ortopedia consente non solo di ottenere una diagnosi precisa, ma anche di ricevere indicazioni mirate su calzature, attività consigliate e trattamenti complementari per prevenire ricadute e mantenere il piede in salute nel lungo periodo.